I diritti delle persone
L’articolo 32 della Costituzione italiana dice che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti“.
Tra i mille modi in cui il diritto alla salute del cittadino deve essere garantito, sicuramente c’è quello della corretta gestione della Catena del Freddo di un alimento, di un farmaco o di un vaccino che gli viene somministrato.
Non deve quindi essere solo creata o ben gestita la Catena del Freddo per la distribuzione dei prodotti deperibili, ma tutti i dati devono essere registrati e conservati in modo tale che le Autorità possano verificare lo stato delle cose anche a distanza di tempo.
Le aziende hanno il dovere di produrre e gestire i loro prodotti secondo i protocolli stabiliti e di consegnarli agli attori della logistica e della distribuzione che da quel punto in avanti sono responsabili della corretta conservazione.
Le persone che sono coinvolte nel processo di trasporto, distribuzione, vendita e somministrazione dei prodotti deperibili sonno tantissime, molte di esse senza nessuna competenza professionale sulla gestione della Catena del Freddo. I produttori quindi devono farsi carico della formazione e della definizione delle procedure di gestione e conservazione dei prodotti. Le Autorità devo, invece, dal canto loro essere efficienti e capillari nei controlli.
La responsabilità deve essere assunta a livello centrale e le persone devono essere seguite e guidate ai principi delle buone pratiche; solo così non si corre il rischio di mettere in vendita alimenti avariati o farmaci inefficaci.