
Trasporti a temperatura controllata
Il trasporto delle merci a temperatura controllata è un anello critico della Catena del freddo, troppo spesso sottovalutato. Anche se il trasporto incide per un tempo limitato rispetto alla shelf life di un prodotto, è in questi frangenti che si nascondono talvolta i rischi peggiori.
Le modalità di monitoraggio della temperatura durante il trasporto delle merci deperibili dipendono molto sia dal tipo di prodotto che dal mezzo di trasporto utilizzato e, non ultimo, dalla durata del viaggio.
Elemento comune, comunque, a tutte le tipologie di trasporti è che le merci viaggiano in contenitori coibentati e refrigerati (o surgelati) in condizioni ambientali talvolta estreme. Se in inverno le condizioni esterne addirittura favoriscono la conservazione dei prodotti, in estate viaggi a temperature molto alte possono far deteriorare i prodotti trasportati.
Trasporto con furgoni
I furgoni vengono utilizzati per trasportare merci fino a 3,5 t, in genere per viaggi che durano poche ore. La temperatura all’interno del vano di carico viene gestita dall’impianto frigorifero montato sul mezzo che, per quanto possa essere potente, non garantisce l’uniformità della temperatura all’interno del volume e la stesso valore al variare delle temperature esterne.
Ci si aspetta quindi che ci possano essere forti gradienti di temperatura nelle giornate soleggiate tra il centro del vano di carico e le pareti esterne e che le temperature diurne siano sostanzialmente differenti da quelle notturne, specialmente nel periodo estivo.
Per avere delle conferme sperimentali di quanto si sta affermando, è utile fare delle campagne di misura ad hoc, più che delle mappature tradizionali, ad esempio posizionando dei data logger in vari punti del vano di carico, durante un viaggio con temperature esterne elevate.
In questo modo ci si può rendere conto di quale possa essere l’uniformità termica all’interno del furgone, per decidere dove posizionare i data logger e quanti utilizzarne. Non è necessario fare queste misure per tutti i furgoni di una flotta, supponendo che il comportamento termico sia abbastanza simile tra veicoli della stessa tipologia.
In ogni caso, in mancanza di informazioni che suggeriscano diversamente, è opportuno utilizzare almeno tre data logger per furgone; ad esempio, uno posizionato in basso dalla parte opposta rispetto al porta di apertura, uno a metà altezza vicino al portellone e uno in centro, il più in alto possibile.
Quali modelli di data logger utilizzare?
I data logger più indicati per il trasporto con furgoni sono i Nova Digital (le caratteristiche qui) con sonde digitali che permettono anche di monitorare l’apertura delle porte, grazie al loro sensore di luminosità integrato.

L’utilizzo di un apparecchio con sensore digitale ha due grossi vantaggi: in primo luogo, si possono utilizzare dei cavi di prolunga (fino a 12 m) per posizionare il sensore in luoghi non facilmente accessibili, lasciando il corpo dello strumento in una posizione più comoda, in secondo luogo, poiché i parametri di calibrazione sono all’interno della sonda digitale e non dell’apparecchio come nel caso di strumenti analogici, non è necessario effettuare al taratura periodica in situ, è sufficiente sostituire il sensore con uno appena tarato; il software MySirius riconosce automaticamente la nuova sonda, senza ulteriori interventi da parte dell’operatore.
Il vantaggio principale è, però, quello di poter monitorare la temperatura durante il viaggio, ricevere gli allarmi in tempo reale e visualizzare e registrare il tragitto del mezzo su una mappa e di ricevere un report dettagliato alla consegna della merce presso uno dei punti di interesse (POI – Point of interest) registrati in MySirius.
I data logger della serie Nova (si possono utilizzare anche i data logger Nano, ma senza i vantaggi descritti sopra) sono infatti collegati al modulo Nanocell, alimentato dalla presa 12 V del furgone o direttamente alla batteria del veicolo. Il Nanocell ha al suo interno un modem quadri-band con una E-Sim virtuale per il collegamento alla rete telefonica europea (il costo dell’abbonamento è già compreso in quello del modulo Mobilità di MySirius) e trasmette i dati ricevuti alla piattaforma MySirius per un controllo in tempo reale.

Nel caso in cui il veicolo si trovi in una zona non coperta dalla rete telefonica, il Nanocell memorizza i dati ricevuti dai data logger nella sua memoria interna, per poi trasmetterli tutti insieme quando rientra in una zona coperta.

Per facilitare l’intervento dell’autista in caso di allarme, è molto utile l’accessorio Naovisu che visualizza in modalità semplificata fino a 7 data logger collegati al Nanocell. Dal display è possibile visualizzare l’ultima temperatura memorizzate e. in caso di allarme, si attivano dei LED e un buzzer integrato.
Trasporto con camion
I criteri per stabilire una buona Catena del freddo quando le merci sono trasportate su camion anziché sui furgoni sono molto simili, con solo poche differenze. In primo luogo, il volume di stoccaggio della merce è notevolmente maggiore e mediamente i viaggi sono più lunghi, talvolta più di un giorno.
Per queste ragioni, è opportuno che i data logger siano almeno 5, ben distribuiti nel vano di carico nelle tre dimensioni; oltre ai gradienti termici verticali e lungo la direzione che va dal portellone al fondo del vano di carico, ci possono essere degli effetti anche tra il lato destro e quello sinistro. Si pensi ad esempio ad un camion che viaggi per molte ore in una giornata calda da ovest a est (o viceversa); sul lato esposto a sud l’irraggiamento solare sarà notevolmente maggiore rispetto a quello non esposto. In questa situazione, la differenza di temperatura all’interno del vano di carico tra il lato destro e quello sinistro potrebbe arrivare a essere superiore a 1 °C.
Trasporto con nave, aereo o treno
Quando le merci viaggiano per distanze molto lunghe in nave, in aereo o in treno, non è facile poter utilizzare sistemi evoluti di monitoraggio della temperatura, come quelli descritti sopra; ci si deve quindi organizzare con strumenti più semplici, progettati per queste circostanze.
Quando si presume che il data logger possa ritornare a destinazione, si possono utilizzare i data logger bluetooth Verigo (le caratteristiche qui), disponibili in vari modelli a seconda delle necessità.
I dati registrati vengono inviati a una piattaforma cloud tramite il collegamento dei data logger con uno smartphone, sia durante il viaggio che, eventualmente, al termine.
Quando, invece, il trasporto della merce a lunga distanza non permette il recupero del data logger, si devono utilizzare i modelli monouso.