
Magazzini a temperatura controllata
Il comportamento termico di un magazzino a temperatura controllata è talmente imprevedibile che è necessario effettuare delle mappature termiche periodiche per conoscerlo e valutare quanti apparecchi per il monitoraggio utilizzare.
Il tempo della mappatura dovrebbe essere di circa una settimana, per avere una buona indicazione statistica del comportamento termico del magazzino in condizioni climatiche esterne differenti. Un periodo inferiore è sconsigliabile, comunque dovrebbe coprire sia giornate di lavoro che giornate festive, in modo da evidenziare eventuali differenze nel comportamento.
È opportuno che le mappature dei magazzini vengano svolte nelle stagioni estreme, quando all’esterno è molto caldo o molto freddo; nelle stagioni intermedie in genere non si manifestano situazioni critiche.
Quanti data logger posizionare?
In mancanza di indicazioni differenti, può essere buona norma posizionare un data logger ogni 400 m² ÷ 500 m²; se ne potrebbero utilizzare meno solamente dopo aver ricevuto indicazioni positive sull’uniformità ambientale dalla mappatura termica. Un numero maggiore è, invece, da prevedere non solo se le indicazioni della mappatura termica sono negative, ma anche se la merce è stoccata ad altezze superiori a 4 metri; in questo caso è opportuno aumentare il numero di data logger da posizionare in parte ad altezza uomo, in parte in quota.
Si deve porre particolare attenzione alle zone del magazzino che in alcune ore del giorno sono colpite dalla radiazione solare; su quelle superfici ci possono essere, nelle giornate di bel tempo, degli incrementi della temperatura di molti gradi in poco tempo, mettendo a rischio la conservazione del prodotto conservato in quelle aree. In questo caso si deve predisporre un data logger aggiuntivo per ogni area interessata.
Quali modelli utilizzare?
Per il monitoraggio ambientale i data logger con la sonda interna sono i più semplici da gestire; a seconda delle necessità, si possono utilizzare quelli di sola temperatura, oppure di temperatura e umidità. Anche se non fosse un requisito specifico, si suggerisce di avere comunque in ogni ambiente il monitoraggio anche dell’umidità relativa.
Per monitorare i punti in quota, può essere molto comodo utilizzare dei data logger con sensore digitale, tipo quello mostrato nella foto qui sotto. In questo caso tra il sensore e l’apparecchio può essere aggiunto un cavo di prolunga che può arrivare fino a 12 metri; l’apparecchio può essere posizionato ad altezza uomo, in quota si può mettere solo il sensore.