Beni culturali

Il monitoraggio del microclima per le opere d’arte

Molti dei principi e delle esperienze acquisite nella gestione della Catena del freddo possono essere di aiuto per il monitoraggio del microclima in cui vengono conservate le opere d’arte e, più in generale, tutti i beni culturali. È da tempo assodato che tutti i processi fisici, chimici o biologici connessi al deperimento dei materiali sono strettamente correlati alle condizioni ambientali, che ne influenzano l’attivazione, ne regolano la velocità di reazione e il successivo sviluppo. Se in passato l’approccio era focalizzato principalmente al restauro delle opere d’arte, oggi sempre più si afferma il concetto della loro conservazione preventiva, attraverso la creazione (e quindi il monitoraggio) di un microclima adatto a preservarle nel tempo.

I musei, le biblioteche e gli archivi storici devono quindi dotarsi di sistemi di monitoraggio di tutte le grandezze fisiche che possono avere influenza sul microclima: la temperatura, l’umidità, l’illuminamento, la velocità dell’aria, la pressione barometrica o differenziale e le polveri sottili.

Sono tante le grandezze fisiche da monitorare, la gestione non è affatto banale. È quindi importante che avere un unico sistema di monitoraggio, piuttosto che uno per ogni grandezza fisica, e che afferisca a un’unica piattaforma di gestione.

Il sistema di allarme associato al monitoraggio, invece, deve essere visto come uno strumento per correggere eventuali derive rispetto alle condizioni ritenute ottimali; in genere un lieve scostamento di breve durata non provoca danni all’opera d’arte, ma per preservarne il valore si deve intervenire per riportare i valori entro i limiti.

A partire dal 2010 sono state pubblicate numerose norme europee sulla conservazione dei beni culturali, per standardizzare criteri e metodi in un settore tanto importante; molte di queste propongono anche dei criteri per il monitoraggio delle grandezze fisiche. Di seguito se ne riporta un elenco di quelle che potrebbero essere di interesse, senza avere la presunzione che sia adeguatamente esaustivo. Cliccando sulla norma, si viene reindirizzati alla pagina relativa del sito UNI, per approfondirne il contenuto o per procedere all’acquisto.

UNI 10829:1999 – Beni di interesse storico e artistico – Condizioni ambientali di conservazione, misurazione ed analisi. La norma prescrive una metodologia per la misurazione in campo delle grandezze ambientali termoigrometriche e di illuminazione ai fini della conservazione di beni di interesse storico e artistico e fornisce indicazioni relative alle modalità di elaborazione e sintesi dei dati rilevati per una loro valutazione finalizzata al contenimento dei processi di degrado.

UNI EN 15757:2010 – Conservazione dei Beni Culturali – Specifiche concernenti la temperatura e l’umidità relativa per limitare i danni meccanici causati dal clima ai materiali organici igroscopici. La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 15757 (edizione settembre 2010) e tiene conto delle correzioni introdotte l’8 settembre 2010. La norma costituisce una guida che specifica i livelli di temperatura e umidità relativa per limitare i danni fisici che il clima causa ai materiali organici igroscopici che sono stati tenuti immagazzinati per lungo tempo (oltre un anno) o in mostre in ambienti interni come musei, gallerie, depositi, archivi, biblioteche, chiese e palazzi storici antichi o moderni.

UNI EN 15758:2010 – Conservazione dei Beni Culturali – Procedure e strumenti per misurare la temperatura dell’aria e quella della superficie degli oggetti. La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 15758 (edizione settembre 2010). La norma raccomanda le procedure per misurare la temperatura dell’aria e quella della superficie dei beni culturali in ambienti interni che all’aperto; riporta inoltre le caratteristiche minime per la strumentazione necessaria a tali misurazioni.

UNI EN 15759-1:2012 – Conservazione dei beni culturali – Clima interno – Parte 1: Parte 1: Linee guida per riscaldamento delle chiese, cappelle e altri luoghi di culto. La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 15759-1 (edizione novembre 2011). La norma fornisce le linee guida per la scelta delle strategie di riscaldamento e impianti di riscaldamento nelle chiese, cappelle e altri luoghi di culto come le moschee e sinagoghe, al fine di evitare danni ai beni culturali e al tempo stesso creare un clima interno che permetta un uso sostenibile di tali edifici. La norma si applica alla maggior parte dei luoghi di culto, indipendentemente dalla loro dimensione e struttura. La norma si applica inoltre non solo per l’introduzione di nuovi sistemi di riscaldamento, ma anche per la sostituzione di quelli vecchi.

UNI EN 16141:2013 – Conservazione dei beni culturali – Linee guida per la gestione delle condizioni ambientali delle aree di deposito delle collezioni museali e dell’impiantistica: definizione e caratteristiche dei centri di raccolta finalizzati alla preservazione e gestione del patrimonio culturale. La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 16141 (edizione novembre 2012). La norma definisce le caratteristiche (tecniche) delle aree destinate alla raccolta e alla gestione delle collezioni museali. La norma inoltre elenca i fattori da prendere in considerazione per raggiungere le migliori condizioni di stoccaggio e accessibilità.

UNI EN 16242:2013 – Conservazione dei beni culturali – Procedure e strumenti per misurare l’umidità dell’aria e gli scambi di vapore tra l’aria e i beni culturali. La norma è la versione ufficiale della norma europea EN 16242 (edizione novembre 2012) e tiene conto delle correzioni introdotte il 19 dicembre 2012. La norma costituisce una guida e specifica le procedure e la strumentazione per misurare l’umidità relativa (UR) in aria, sia in ambienti confinati che all’esterno. Indica come l’UR possa essere misurata direttamente o come può essere calcolata dalla temperatura dell’aria, dalla temperatura di bulbo bagnato, e dalla temperatura di rugiada. La norma contiene raccomandazioni per ottenere misure accurate delle condizioni ambientali e degli scambi di vapore tra l’aria e gli oggetti del patrimonio culturale. È rivolta a chiunque abbia responsabilità nel campo della diagnostica ambientale, della conservazione o manutenzione di edifici, collezioni o singoli oggetti.

UNI EN 16648:2015 – Conservazione dei beni culturali – Metodi di trasporto. La norma definisce i principi generali da tenere in considerazione per il trasporto di beni culturali movibili in accordo con la norma EN 15946.

UNI EN 16682:2017 – Conservazione del patrimonio culturale – Metodi per la misurazione del contenuto igrometrico, o dell’acqua contenuto nei materiali costituenti i beni immobili del patrimonio culturale. La norma europea è una guida che specifica le corrette metodologie che debbono essere usate ai fini conservativi per la misurazione del contenuto igrometrico nei materiali costituenti beni culturali mobili o immobili, in ambiente interno o esterno. È finalizzata ad assistere gli utilizzatori nella scelta del sistema più appropriato per ottenere una misurazione affidabile nel rispetto delle esigenze conservative. Esso indica come il contenuto igrometrico può essere misurato direttamente o indirettamente, facendo distinzione tra metodologie che implicano il contatto o meno, invasive e non invasive, distruttive e non distruttive, quando queste sono accettabili o no dal punto di vista conservativo. Vengono illustrati vantaggi e svantaggi di ogni sistema di misurazione. Per ogni sistema di misurazione vengono presentati i limiti di incertezza e i fattori che possono inficiare i dati rilevati e la loro interpretazione. Questo Standard europeo dà suggerimenti e supporto in questo campo complesso.

UNI EN 15759-2:2018 – Conservazione dei beni culturali – Clima interno – Parte 2: Gestione della ventilazione per la protezione degli edifici che appartengono al patrimonio culturale e delle collezioni. La norma fornisce delle linee guida per come gestire la ventilazione per la protezione degli edifici che appartengono al patrimonio culturale e delle collezioni in questi contenute. Contemporaneamente, è finalizzato a creare condizioni climatiche interne per un uso sostenibile di questi palazzi e delle loro collezioni. La presente norma è di complemento alle altre norme a carattere generale sulla ventilazione finalizzati al comfort umano. La presente norma è la seconda parte della norma sul clima all’interno negli edifici che appartengono al patrimonio culturale, precisamente EN 15759-1:2011. La norma va usata assieme alla prima parte quando si fanno delle scelte concernenti strategie e sistemi di riscaldamento per edifici che appartengono al patrimonio culturale, o per edifici che contengono collezioni. Può essere anche usata nel contesto di altri casi, come per esempio la sistemazione di edifici, interni e contenuto, o miglioramento delle prestazioni energetiche. La norma tratta delle condizioni climatiche all’interno, delle strategie della ventilazione e di generiche soluzioni tecniche per la loro implementazione, ma non entra in merito ai dispositivi tecnici.

UNI EN 16893:2018 – Conservazione del patrimonio culturale – Specifiche per la scelta del luogo, la costruzione e le modifiche di edifici o sale finalizzate al deposito o all’esposizione di collezioni del patrimonio culturale. La norma fornisce specifiche e costituisce una guida per quanto concerne la scelta del luogo, la costruzione e l’adattamento di edifici finalizzati al deposito o all’esposizione di ogni tipo e formato di collezioni del patrimonio culturale. La norma si applica a edifici dove le collezioni sono tenute permanentemente e può essere usata come guida per spazi espositivi temporanei, quando appropriato. Nel documento, dove le specifiche si riferiscono esclusivamente agli spazi di deposito, queste sono definite come tali. Dove le specifiche possono anche essere applicate a spazi come gallerie espositive o sale di lettura, viene fatto riferimento esplicito a queste applicazioni. I commi riferiti ai rischi relativi a sicurezza, rischi ambientali, incendio, inondazioni e parassiti si applicano agli edifici in toto e a ogni sala in cui possono essere conservate delle collezioni. Alcuni punti della norma possono essere applicabili a edifici storici protetti che contengono collezioni. In queste condizioni, lo scopo per qualsiasi modifica, o per raggiungere condizioni idonee alle collezioni può essere limitato dal carattere storico della struttura, specialmente quando questa è protetta da regolamenti per il patrimonio culturale.

UNI EN 17652:2022 – Patrimonio culturale – Valutazione e monitoraggio dei depositi archeologici per la conservazione in situ. La norma descrive le valutazioni raccomandate per la conservazione in situ e il monitoraggio dei siti archeologici. Illustra i principali parametri utilizzati per valutare lo stato di conservazione dei materiali archeologici e le condizioni ambientali dei depositi archeologici e fornisce un quadro di riferimento per il monitoraggio dei siti.

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