
Incubatori e camere termiche
Negli incubatori e nelle camere termiche la Catena del freddo ha caratteristiche differenti rispetto ad altri ambienti che devono essere monitorati in temperatura; non sono infatti utilizzati per la conservazione dei prodotti, ma per la generazione di un processo (ad esempio una coltura cellulare) per un tempo limitato.
In questi casi i parametri fondamentali da tenere sotto controllo sono la stabilità termica e l’uniformità della temperatura all’interno del volume di lavoro. La mappatura termica è quindi fondamentale per conoscere a priori il comportamento dell’apparecchio; non farla vorrebbe dire non conoscere quali sono i valori effettivi di funzionamento.
Quanti data logger utilizzare?
Negli incubatori sono spesso presenti dei fori per permettere l’inserimento di una sonda esterna che, però, hanno dimensioni tali da non permettere l’eventuale passaggio di una seconda. Il numero di data logger da utilizzare è quindi condizionato a priori da questo aspetto. A fronte, comunque, di una buona mappatura termica, un solo data logger è in genere sufficiente a garantire un buon monitoraggio della temperatura.
Nelle camere termiche che hanno in genere volumi maggiori e requisiti termici meno stringenti è molto più semplice l’inserimento di sonde esterne; il numero di data logger da utilizzare deve essere valutato di volta in volta a seconda delle circostanze.
Quali modelli di data logger utilizzare?
Escludendo l’utilizzo di data logger a scarico manuale, ormai anacronistici (e talvolta fuori norma), i modelli wireless o radio sono ormai uno standard diffuso. A seconda delle necessità, si possono suggerire due modelli differenti.
Per apparecchi che arrivano fino a 100 °C si possono utilizzare i data logger LoRa T2 (le caratteristiche qui); se invece la temperatura massima fosse superiore a 100 °C, ma inferiore a 150 °C i data logger più indicati sono i LoRa T3 (le caratteristiche qui).
Per i piccoli ambienti, dove i data logger wireless sono più convenienti rispetto a quelli radio, le due soluzioni precedenti si possono sostituire con gli equivalenti della linea Nano, il Nano T2 (le caratteristiche qui), o il Nano T3 (le caratteristiche qui).